La cantina Montanari nasce sulle colline levizzanesi nel 1988 in società con i cugini, acquistando il fondo agricolo da una famiglia di frutticoltori e trasformando poco a poco da azienda frutticola e viticola in cantina, pur rimanendo in parte frutticola con coltivazioni di albicocche e susine.
Nel 1990 i fratelli Montanari Silvano e Mauro comincia la produzione di vino grasparossa, in damigiana a metodo naturale con vigneti di proprietà, per mantenere gli aromi e profumi che contraddistinguono un prodotto naturale e genuino.
Nel 2013 la cantina Montanari ha iniziato la lavorazione del vino a fermentazione in bottiglia con il metodo classico, perfezionando ogni anno il prodotto imbottigliato.
Nel 2016 la società Montanari ha iniziato il processo della lavorazione dei vigneti in modo biologico, per offrire un prodotto sempre più sano e naturale.
I vini della cantina Montanari, vengono prodotti con uve vendemmiate esclusivamente a mano, avendo cura che ogni singolo grappolo arrivi in cantina integro per far si che la fermentazione abbia un corso corretto e senza alterazioni che peggiorino il prodotto. La fermentazione avviene in tini a temperatura controllata, che va da 16°a 18° gradi centigradi. Nei vini bianchi l’uva viene sgualcita e spremuta con pressatura morbida, dividendo e facendo fermentare da subito il mosto senza le vinacce per non alterarne sapori e colore.
Il grasparossa viene sgualcito e lasciato fermentare nei tini per tre giorni, viene fatto un continuo rimontaggi di mosto per dare colore ed aumentare i profumi che caratterizzano il grasparossa di Montanari I.G.P. All’imbottigliamento, il vino chiamato anche vino base è a una temperatura inferiore ai 10°gradi centigradi per fare in modo che il vino non fermenti. Una volta imbottigliato il vino riposa fino a quando la temperatura esterna gradualmente si alza portandosi almeno a 12° gradi centigradi, cosi facendo i fermenti si mettono in moto e dando il via alla seconda fermentazione in bottiglia.