Il Cappero alle Mura è un locale intimo e familiare dove in compagnia delle persone più care ed amici potrete trascorrere le vostre serate. In estate il dehor vi farà vivere notti d’altri tempi dove l’atmosfera, delle mura e degli ulivi, fa da padrona. Anticamente il Cappero alle Mura, fu adibito a prigioni del castello, il quale venne donato come regalo di nozze alla Contessa Matilde di Canossa.
Sulle mura del Quattrocento, che cingono il borgo di Castelvetro, crescono ancora i capperi, ma un tempo lassù nella postazione di guardia, stavano solo i gendarmi. Ora invece, che sono arrivati Francesco e Nunzia – entrambi pugliesi -, quei capperi li usano per comporre le loro ricette.
Francesco a Modena si è portato non solo il sapore del Sud, ma anche il ricordo di una gita scolastica: “Andai sul Garda”, racconta, “e decisi che volevo lavorare sul lago”. Ora che la ricerca instancabile dei sapori lo ha condotto in Emilia, si è portato tutto dietro, dall’esperienza in un hotel a 4 stelle sul Benaco, alle tradizione della sua famiglia. Per stupire il palato dei modenesi lui va per gradi. La sua cucina accosta piatti tradizionali, presenti in carta tutto l’anno, a una serie di proposte stagionali, con le quali ama stuzzicare la fantasia dei commensali grazie ad accostamenti anche arditi.
Molte materie prime arrivano dalla Puglia: “E se serve – ammette lo chef – “aspetto in autostrada per intercettare i miei corrieri in viaggio verso il Nord”.