Acetaia del Garò

L’acetaia di famiglia è nata nel 1975, quando a Levizzano Rangone mio padre Erio possedeva e coltivava un vigneto di trebbiano; con il mosto da lui prodotto diede origine alle prime due batterie di aceto balsamico. Qualche anno dopo vendette il terreno e si trasferì, abbandonando così la produzione di vino e di aceto.

Appassionato però a questo progetto io, Enrico, decisi di ampliare l’acetaia: l’intenzione iniziale era di aumentare di solo una decina di botti in rovere. In commercio però non c’erano botti con doghe di legno piegate come in passato, ma solo doghe intagliate al tornio. Questo dettaglio, tuttavia, per me era cruciale, allora con un po’ d’ingegno e pazienza progettai e costruii con le mie mani una pressa per piegare le doghe delle botti (in esposizione nell’acetaia in Castello). Preso dall’entusiasmo, grazie a questa macchina iniziai una vera e propria produzione di doghe piegate, cimentandomi anche con diversi tipi di legno: rovere, ciliegio, castagno, acacia, gelso e infine ginepro. Forse esagerai, poiché ora l’acetaia conta ben 210 botti di vari legni e dimensioni!

Il mosto cotto che da sempre utilizzo per riempire e rabboccare le botti proviene da aziende vinicole locali autorizzate dal Consorzio. L’aceto è invecchiato mediamente 30 anni e una parte dell’acetaia è certificata dal Consorzio dell’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena (ABTM).

Il Garò, che in dialetto modenese significa «gheriglio della noce», è un termine che noi levizzanesi impieghiamo in senso traslato anche per indicare la «parte centrale e migliore delle cose». Dall’Osteria del Garò, che per oltre 25 anni ho gestito nel centro del paese, era naturalmente il nome più adatto da dare all’acetaia, nata e invecchiata nel cuore del paese e che racchiude al suo interno un prodotto d’eccellenza.

Nel 2021 l’acetaia è stata trasferita negli ampi e suggestivi spazi del sottotetto del Castello di Levizzano Rangone (al secondo piano), ed è visitabile in concomitanza con le aperture del Museo Rosso Graspa, le visite guidate annualmente programmate alle sale del Castello e Museo (indicativamente da marzo ad ottobre), e anche su prenotazione.

APERTURE 2024

dalle ore 14.30 alle 19.00


SABATO 30 MARZO
DOMENICA 21 APRILE
DOMENICA 19 MAGGIO
DOMENICA 30 GIUGNO

Ingresso gratuito con degustazione di n. 3 aceti. Possibilità di acquisto prodotto.

  • E’ possibile richiedere l’apertura dell’acetaia al di fuori delle date calendarizzate, per gruppi di almeno 2 persone.
  • Per scoprire i segreti della produzione dell’aceto balsamico è possibile richiedere una vera e propria visita guidata, in lingua italiana o inglese, contattando il tel. 3393063773 (preavviso di almeno 1 settimana).